Nota bio



Mario Fresa è nato a Salerno il 10 luglio 1973. Ha scritto e scrive su numerose riviste letterarie italiane, francesi e internazionali, da Paragone a il verri a Nuovi Argomenti, da Caffè Michelangiolo a Recours au Poème, da Nazione Indiana a La Revue des Archers a Poesia. I suoi testi poetici sono presenti in varie antologie pubblicate sia in Italia sia all'estero, tra le quali Nuovissima poesia italiana (a cura di Maurizio Cucchi e Antonio Riccardi, Mondadori, 2004) e la recente Ventidós poetas por un nuevo milenio (allegata alla rivista Zibaldone. Estudios italianos dell'Università di Valencia, 2017). È stato tradotto in Francia (da Viviane Ciampi e Damien Zalio), in Spagna (a cura di Paolino Nappi e Juan Pérez Andrés), nel Venezuela (da Antonio Nazzaro), in Cile (da Julio Carrasco) e negli Stati Uniti. 

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BIBLIOGRAFIA

   Ha pubblicato libri di poesia, saggi e traduzioni:

*  Liaison (Plectica, 2002)

*  Il grido del vetraio (con Tiziano Salari, Nuova Frontiera, 2005)
*  Le tentazioni di Marsia (con Tiziano Salari, Nuova Frontiera, 2007)
*  Alluminio (Lietocolle, 2008; tradotto in Francia nel 2019)
*  Costellazione urbana (Mondadori, Almanacco dello Specchio, 2008)
*  La poesia e la carne (con Tiziano Salari, La Vita Felice, 2009)
*  Uno stupore quieto (Stampa2009, 2012)
*  Come da un'altra riva (Marco Saya, 2014)
*  Teoria della seduzione (Accademia di Belle Arti di Urbino, 2015)
*  Alfabeto Baudelaire (EDB, 2017)
*  Svenimenti a distanza (Il Melangolo, 2018)
*  Bestia divina (La scuola di Pitagora, 2020)

Ha curato, inoltre, l’edizione critica del poema Il Tempo, ovvero Dio e l’Uomo di Gabriele Rossetti (nella collana «I Classici» di Rocco Carabba, 2010) e la traduzione e il commento dell’Epistola De cura rei familiaris attribuita a Bernardo di Chiaravalle (Società Editrice Dante Alighieri, 2012).

Ha tradotto dal greco moderno (Sarandaris), dal latino classico e medievale (Catullo, Marziale, Pseudo-Bernardo di Chiaravalle) e dal francese (Baudelaire, Rimbaud, Musset, Apollinaire, Desnos, Frénaud, Cendrars, Char, Duprey, Queneau).

Ha ricevuto, tra gli altri, il Premio Giuseppe Giusti Opera Prima, il Premio Franco Fortini per la saggistica, il Premio internazionale Cumani Quasimodo per la poesia e, ad honorem, il Premio Internazionale Prata per la critica letteraria.



Il ritratto è di Antonia Bufi 

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